mercoledì 7 novembre 2012

Suo maestà il re indirizza un discorso alla nazione in occasione del 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde

Suo maestà il re indirizza un discorso alla nazione in occasione del 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde

07/11/2012





Il Marocco chiama alla mobilizzazione internazionale per porre fine al dramma sopportato dai nostri bambini a Tindouf, sul territorio algerino


Suo maestà il Re Mohammed VI, che Dio lo assista, ha indirizzato, martedì sera, un discorso alla nazione in occasione del 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde.


Suo maestà il re ha ribadito in questa occasione, che il regno tiene con forza alla prosecuzione del processo di regolamento sulla base ''di spirito di consenso positivo, come incarnato dall'iniziativa marocchina d'autonomia'' e ''sulla base fin da costanti ed obiettivi dei negoziati, come definiti dal consiglio di sicurezza e così come li sono stati confermati da sua Eccellenza Sig. Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite.''


Il sovrano, d'altra parte, ha chiamato la Comunità internazionale e l'Algeria a porre fine al dramma sopportato dagli abitanti dei campi di Tindouf, che rinnova il richiamo all'alto commissariato ai profughi per procedere alla registrazione ed al censimento di quest'abitanti.


Suo maestà il re Mohammed VI ha rinnovato l'impegno a favore dell'applicazione della regionalizzazione avanzata, ''cominciando, in primo luogo, dalle nostre province del Sud, nei confronti della possibilità che offre alle popolazioni di partecipare alla gestione dei loro affari locali e contribuire allo sviluppo umano integrato e duraturo.''



In ciò che segue il testo integrale del discorso reale:



''Elogio a Dio,

Preghiera e pace sul profeta, sua famiglia ed i suoi compagni,



Caro popolo,



Commemoriamo oggi con un grande orgoglio il 37esimo anniversario della gloriosa Marcia Verde, poiché non si tratta soltanto di celebrare un'epopea nazionale che ha incarnato il comportamento civilizzato adottato dal Marocco per il recupero di suo Sahara, ma egli è presa in considerazione anche la realizzazione storica per eccellenza, nella quale attingiamo in modo permanente i valori di patriottismo. Evoca per noi la simbiosi perfetta che collega il trono ed il popolo, come pure l'unanimità senza difetto che si è forgiato attorno alle costanti ed alle sacralità della nazione.



Fedele al giuramento immutabile della Marcia Verde, proseguiamo con fiducia e determinazione la dinamica che ha impegnato, e che è incessantemente rinnovata, per consolidare e consolidare il nostro modello societario voluto ed adottato da tutti i Marocchini.



Grazie sono rese a Dio, il nostro paese ha potuto iscrivere al suo attivo importanti realizzazioni. Frutta delle riforme politiche ed istituzionali sostanziali e profonde che abbiamo avviato con una volontà sincera, in qualsiasi coscienza ed in qualsiasi responsabilità, queste realizzazioni sono anche la conclusione di cantieri che strutturano che abbiamo messo in opera e di iniziative ambiziose che abbiamo lanciato per consolidare la coesione sociale, e garantire ai nostri concittadini le condizioni di una vita libera e degna, perfettamente in fase con le aspirazioni legittime del nostro fedele popolo .



Quest'opzione giudiziosa ha raccolto l'adesione unanime del popolo marocchino che si è interamente investito nel processo di riforme che conduciamo, che ribadiscono così la sua grande fiducia nelle sue istituzioni nazionali ed i suoi orientamenti strategici. Questo appare chiaramente attraverso le realizzazioni principali accumulate dal nostro paese, in particolare la consacrazione dell'alternativa democratica tra la maggioranza e l'opposizione, alternativa che il Marocco conosce dal 1997 e che si iscrive nel quadro di una pratica politica naturale e di una dinamica in movimento perpetuo. Si inserisce anche in un passo prospettivo ed una visione chiara e lucida tanto riguardo ai cittadini che per ciò che sono stati ed insiemi che il nostro paese conta come partner.



A tale riguardo, impegniamo tutti gli attori ed i responsabili, nelle varie istituzioni, a mostrarsi all'altezza delle responsabilità di cui sono responsabile.



Oltre all'esecutivo ed il potere giudiziario, richiediamo tutte le istanze elette, tenendo presente ogni livello, a costringersi in modo permanente al nuovo concetto d'autorità, in tutte le sue dimensioni e le sue ramificazioni. Poiché, infatti, l'eletto deve essere al servizio del cittadino, issarsi al livello della fiducia che ha messo in lui, e di oltrepassare le considerazioni personali o categoriali strette.



Caro popolo,



L'iniziativa giudiziosa di conferire al Sahara marocchino un'autonomia nel quadro della sovranità del regno, della sua unità nazionale e della sua integrità territoriale, costituisce una svolta importante nel processo di regolamento definitivo di questo conflitto regionale artificiale, nella misura in cui accorda a tutte le popolazioni della regione una grande latitudine per gestire i loro affari locali, nel rispetto delle loro specificità culturali.



Tuttavia, la dinamica che quest'iniziativa audacIa ha impegnato mettendo in marcia un nuovo processo di negoziati, non è arrivata, finora, alla soluzione politica consensuale e definitiva scontata, in mancanza di volontà sincera delle altre parti che persistono nei loro maneggi ed i loro stratagemmi ostruzionisti.



Nonostante queste manovre disperate, il Marocco ribadisce la sua volontà di fare avanzare questo processo sulla base fin da costanti e degli obiettivi dei negoziati, come definiti dal consiglio di sicurezza e così come li sono stati confermati da sua Eccellenza Sig.Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite.



È per questo che il Marocco tiene a sottolineare la necessità di costringersi ai parametri di ricerca di un regolamento, e soprattutto, di dare prova di realismo e di spirito di consenso positivo, come incarnato dall'iniziativa marocchina d'autonomia che usufruisce di un sostegno che cresce da parte della Comunità internazionale.



Nello stesso contesto, vogliamo ricordare la posizione chiara, espressa recentemente dal signor Segretario generale delle Nazioni Unite, che sottolinea che spetta alle Nazioni Unite, nel quadro delle loro missioni, e parallelamente alla prosecuzione del processo di negoziato, incoraggiare lo sviluppo delle relazioni maroco-algerine, il cui Marocco non cessa di chiamare alla normalizzazione, compresa l'apertura delle frontiere, conformemente ai desideri di un certo numero di paesi e di organizzazioni internazionali.



Parallelamente, il Marocco chiama ad una forte implicazione della Comunità internazionale per porre fine al dramma sopportato dai nostri bambini a Tindouf, all'interno del territorio algerino, dove imperversano, in tutta la loro crudeltà, la repressione, la coercizione, la disperazione e le privazioni, in violazione ovvia dei diritti umani più elementari.



A tale riguardo, ribadiamo il nostro chiamata all'alto commissariato ai profughi perché, ai sensi delle responsabilità che gli spettano in materia di protezione, e tenuto conto degli impegni internazionali dell'Algeria come paese ospite, proceda alla registrazione ed al censimento della popolazione dei campi, conformemente alle risoluzioni del consiglio di sicurezza del 2011 ed il 2012.



Caro popolo,



Il nuovo ordine magrebino al quale abbiamo richiesto l'anno scorso, diventa oggi più che mai una necessità imperiosa che occorre trasformare in una realtà effettiva e tangibile, in previsione della costruzione della casa maghrebina comune.



Ciò induce per i cinque stati magrebini il dovere di impegnarsi a rompere con l'immobilismo che ipoteca il futuro dell'Unione maghrebina, e che ne fa già il progetto d'integrazione regionale meno avanzato sulla scala del continente africano.



Ciò impone dunque di operare francamente ed in buona fede alla messa a punto di meccanismi di solidarietà, di complementarità e d'integrazione, tale da rispondere alle aspirazioni dei nostri popoli fratelli e liberare le loro energie. Questi meccanismi dovrebbero favorire la valorizzazione e lo sfruttamento delle potenzialità comuni dei nostri popoli, come pure la libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali. Permetterebbero inoltre di stimolare la crescita e la creazione di ricchezze e garantire la sicurezza collettiva.



Il Marocco continuerà a rafforzare le sue relazioni con i paesi africani fratelli tanto a livello bilaterale che regionale, nonostante l'ostinazione di alcuni da accamparsi su una posizione anacronistica che si fonda su tesi sterili ed inapplicabili, che ignora o che contrasta così le evoluzioni oggettive che conosce la cartella del Sahara Marocchino.



Parallelamente, il Marocco, sulla base della sua fede incrollabile nella precisione della sua causa e la pertinenza dei suoi orientamenti e stando consapevole interamente del dovere che gli spetta riguardo alle popolazioni del suo Sahara, non permetterà in alcun modo e sotto nessun pretesto soltanto la sorte del suo Sahara cioè tributario dei calcoli e delle manovre basse delle altre parti. È per questo che proseguiremo i processi di sviluppo e d'ammodernamento in corso nel nostro Sahara, con più costanza e determinazione.



A tale riguardo, ribadiamo il nostro impegno da attuare la regionalizzazione avanzata, cominciando, in primo luogo, dalle nostre province del Sud, nei confronti della possibilità che offre alle popolazioni di partecipare alla gestione dei loro affari locali e contribuire allo sviluppo umano integrato e duraturo. Inoltre, crea un clima mobilizzatore portato da una dinamica societaria promettente che favorisce la nascita di nuove elite, in particolare fra le donne ed i giovani, nel quadro di un'alternativa democratica aperta al potere.



Nello stesso ordine di idee, teniamo a salutare l'importanza dei cantieri multipli di sviluppo, lanciati globale a profitto delle popolazioni della regione. Sottoliniamo nuovamente la necessità di rafforzarli e insufflare loro una nuova dinamica in base alle prospettive ambiziose che si aprono grazie ai progetti che strutturano in via di realizzazione, di programmazione o di valutazione.



A tale riguardo, chiamiamo all'elaborazione di un modello di sviluppo regionale integrato e rigoroso, essendo applicato ad una scala più ampia possibile e che mira a creare una sinergia ed una complementarità tra i programmi settoriali. Poiché si tratta di raccogliere le varie sfide che la regione affronta e di favorire la predisposizione di un sistema economico regionale, che sia favorevole alla crescita ed alla creazione di ricchezze e generatore di occupazioni, in particolare a profitto dei giovani.



Per garantire le condizioni di successo di questo progetto ambizioso, ed di questo a disposizione del Consiglio economico, sociale ed ambientale in termini di competenze, di attribuzioni e di composizione plurale, è più atto a garantire la preparazione secondo un approccio che permette la partecipazione delle popolazioni interessate ed il contributo di tutti gli attori nazionali.



Caro popolo,



Proseguendo instancabilmente l'azione che conduciamo in attesa di garantire più progressi e sviluppi economici, sociale e culturale alle nostre province del Sud, ribadiamo con forza la nostra fedeltà al giuramento della Marcia Verde, restando fermamente attaccati all'integrità territoriale del regno, alla sua sovranità piena ed intera ed alle sue costanti incoronate e perseverando nella costruzione del Marocco dell'unità, del progresso e della prosperità.



È il migliore impegno di fedeltà alla memoria dell'artigiano della Marcia Verde, nostro venerato padre, suo maestà il re, Hassan II, che Dio abbia il suo cuore, ed a quella dei martiri dell'integrità territoriale.



Cogliamo quest'occasione commemorativa per rendere omaggio alle nostre forze dell'esercito reale, la polizia reale, le forze ausiliarie, la sicurezza nazionale, l'amministrazione territoriale e la protezione civile, in particolare quelli dei loro membri che sono disposti nelle nostre province sahariane, e di cui salutiamo la mobilizzazione costante per vegliare alla sicurezza e la stabilità della patria, come pure la devozione nella difesa della sua integrità.



''Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wabarakatouh''.






Fonti:



Il portale politico del Sahara occidentale:

www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:

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Il portale della cultura hassani:

www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:

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Il portale delle città del sahara occidentale:

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mercoledì 31 ottobre 2012

Il Presidente del Corcas ha avuto un colloquio con l'inviato dell'ONU incaricato dell'affare del Sahara

Il Presidente del Corcas ha avuto un colloquio con l'inviato dell'ONU incaricato dell'affare del Sahara
30/10/2012

Khalihenna Ould Errachid presidente del consiglio reale consultivo degli affari sahariani, ha ricevuto, martedì, alla sede del Consiglio, Christopher Ross, l'inviato personale del segretario Generale delle Nazioni Unite al Sahara, nel quadro di un nuovo round regionale, che cerca un nuovo impulso per il processo di negoziato in ricerca di una soluzione politica ragionevole, inquadrata dal progetto d'autonomia, proposto dal Marocco.

L'intervista che è durata a lungo ha riguardato tutte le questioni che riguardano la cartella del Sahara.
La vigilia, l'inviato personale era stato ricevut da suo maestà il Re Mohammed VI. Il sovrano ha ribadito in questa occasione, l'impegno del regno a favore della ricerca di una soluzione fondata ''su basi sane e definitive, nel quadro della proposta marocchina dell'ampia autonomia, che è stata salutata dalla Comunità internazionale, come una soluzione seria e credibile''.

Hanno partecipato all'intervista, il segretario generale del Consiglio, dott. Maouelainin Ben Khalihanna Maoulainin, e Ahmed Mghizlat, membro del Consiglio, come pure Mohamed Loulichki, il rappresentante permanente del Marocco alle Nazioni Unite.

 Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com
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mercoledì 12 settembre 2012

L'appello ai cooperatori spagnoli di evacuare i campi di Tindouf rinnovato (ministro spagnolo)

L'appello ai cooperatori spagnoli di evacuare i campi di Tindouf resta ''mantenuto fino al miglioramento della situazione securitaria in questi campi'', ha affermato, lunedì a Rabat, il segretario di Stato spagnolo agli affari esteri, Gonzalo De Benito.


Allora di una conferenza stampa congiunta conil ministro delegato agli affari esteri ed alla cooperazione, Youssef Amrani, al termine di un'intervista tra i due responsabili, il Sig. De Benito ha segnalato che il suo paese ha raccomandato ai suoi cittadini di lasciare i campi di Tindouf, dopo la ricezione di informazioni sull'esistenza di minacce serie per la loro vita, che ricordano ''la prova difficile'' che ha attraversato la Spagna nell'ottobre 2010, dopo il rapimento di due dei suoi cooperatori nei campi di Tindouf.

Il sig. Amrani e di Benito alla conferenza stampa al ministero degli esteri
Il Sig. De Benito ha aggiunto che il suo paese è preoccupato dal deterioramento della situazione securitaria nel Sahel in generale ed in Mali particolarmente, considerando la prossimità di questa regione con l'Europa, al suo ruolo d'esportatore dell'immigrazione clandestina ed ai focolari d'instabilità che ripara.
Tre ostaggi europei, due spagnoli ed un'Italiana, sono stati rapiti il 23 ottobre 2011 a Tindouf prima di essere ridotti il 18 luglio scorso nel nord del Mali, si ricorda.
In occasione di questa intervista, le due parti hanno discusso i mezzi per affrontare le minacce securitarie nella regione sahelo-sahariana.
A tal fine, i sigg. Amrani e De Benito hanno sottolineato, in una dichiarazione comune, la necessità di predisporre i meccanismi di coordinamento e di concertazione per cercare soluzioni durature a questa problematica.

Esperti internazionali ad una conferenza sui legami tra Polisario ed AQMI
 
 
 
Fonti:
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mercoledì 25 aprile 2012

L'Ue per una soluzione politica realistica e reciprocamente accettabile alla questione del Sahara

Unione europea incoraggia tutte le parti interessate dalla questione del Sahara ad operare per trovare una soluzione politica duratura a questa vertenza regionale dando prova di realismo.




Allora di una seduta di lavoro della decima sessione del Consiglio d'associazione Ue-Marocco
L'Ue ribadisce anche il suo attaccamento nel regolamento del conflitto del Sahara ed esprime il suo pieno sostegno agli sforzi del segretario generale dell'ONU e del suo inviato personale per aiutare le parti a raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile.

Esprime, inoltre, il suo attaccamento al rispetto dei diritti dell'Uomo e ricorda gli obblighi che spettano ad ogni parte, pur rallegrandosi, della costituzionalizzazione del Consiglio nazionale dei diritti dell'Uomo (CNDU) e dell'aumento del suo ruolo in materia di sorveglianza e di difesa dei diritti umani, anche al Sahara.

Da parte sua il Marocco sottolinea che il Consiglio di sicurezza ha definito, dal 2007, i parametri per il regolamento della vertenza regionale attorno al Sahara marocchino, in particolare la preminenza dell'Iniziativa marocchina d'autonomia, la centralità del negoziato come sola ed unico hanno visto risolvere questo conflitto, l'importanza della cooperazione piena ed intera delle parti ed di tutti gli stati della regione, come pure l'imperativo del realismo e dello spirito di compromesso per progredire nei negoziati.

Il Marocco rileva anche che i cambiamenti verificati nel mondo arabo, il ravvicinamento tra Rabat ed Alger e la volontà di rilancio dell'Unione del Magreb arabo (UMA), dovrebbe essere messa a profitto per andare da e verso la ricerca di una soluzione politica voluta ed incoraggiata dalla Comunità internazionale.



Il bilancio della nona sessione del Consiglio d'associazione
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giovedì 5 aprile 2012

Il CS dell'ONU terrà consultazioni sulla questione del Sahara il 17 aprile



Il CS dell'ONU terrà consultazioni sulla questione del Sahara il 17 aprile


04/04/2012





Il Consiglio di sicurezza dell'ONU terrà consultazioni a porta-chiusa sulla questione del Sahara il 17 aprile prossimo, secondo il programma di lavoro dell'Organo esecutivo per il mese in corso reso pubblico martedì.



Il CS dell'ONU dedicherà la sua riunione del 17 aprile all'esame della relazione sul Sahara che dovrà sottoporrgli prossimamente il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, si è indicato, d'altra parte, presso l'ufficio del portavoce dell'ONU.





Il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon presiede una riunione del consiglio di sicurezza



I quindici prevedono in seguito di riunirsi il 24 aprile in previsione dell'adozione di una risoluzione prorogando il mandato del MINURSO, legge sull'ordine del giorno del consiglio di sicurezza dell'ONU la cui presidenza per il mese in corso è assicurata dagli Stati Uniti.





Si ricorda che il mandato del MINURSO arriverà a scadenza fine aprile.





Discorso di Lincoln Diaz-Balart, membro del congresso americano, sul Sahara Occidentale





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martedì 28 febbraio 2012

Clinton ha rinnovato il sostegno di suo paese per una soluzione pacifica e concordata della questione del Sahara e loda la proposta d’autonomia


Clinton ha rinnovato il sostegno di suo paese per una soluzione pacifica e concordata della questione del Sahara e loda la proposta d’autonomia


27/02/2012










La signora Hillary Clinton, segretario di Stato americano degli Affari Esteri,ha rinnovato la domenica aRabat e conferma la stabilità della posizione dell'amministrazione americana sulla questione del Sahara e l'integrità territoriale del Regno del Marocco rinnovando il sostegno del suo paese per una soluzione politica negoziata e concordata sotto gli auspici delle Nazioni Unite.






Clinton ha detto durante una conferenza stampa a seguito dei colloqui avuti con il suo omologo marocchino, Sig. Saad Eddin ottomani che gli Stati Uniti avrebbero "sostenere una soluzione pacifica, e gli Stati Uniti sono rimasti stabili nella loro posizione non cambiata", sottolineando che il progetto di auto-governo proposta dal Marocco per porre fine al conflitto artificiale, è stato il più serio e credibile .






Ha aggiunto: "Noi sosteniamo i negoziati, ed incoraggiamo le parti a trovare una soluzione politica è appropriata", invitando il Marocco e l'Algeria per accelerare a tenere una riunione bilaterale di dialogo, sostenendo che gli interessi dei due paesi si trovano nella cooperazione in tutti i campi.






Il ministro degli Esteri del Marocco con il suo omologo degli Stati Uniti durante una conferenza stampa dopo i colloqui






Clinton ha detto che gli Stati Uniti "si impegnano al partnership con il Marocco dal 1977", sottolineando che la cooperazione maroco-americana è riuscita in molte aree della formazione economica e militare e combattimento del terrorismo.






La signora Clinton è in visita al Marocco nel quadro del rafforzamento della serie di riunioni di consultazione tra funzionari dei due paesi, al fine di rafforzare le eccellenti relazioni esistenti tra il Regno del Marocco e gli Stati Uniti d'America, e per rafforzare il partenariato strategico che unisce i due paesi e scambiare opinioni su questioni regionali ed internazionali di interesse comune.






















Fonti:






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