giovedì 27 gennaio 2011

Il progetto marocchino d’autonomia è in linea con la legittimità internazionale,

Il piano d’autonomia per il Sahara Occidentale è praticabile

Terry Patshaw

L’11 aprile 2007, il Marocco ha prensentato il piano d’autonomia per la regione del Sahara occidentale alle Nazioni Unite. L'iniziativa è venuta come conseguenza della risposta alle chiamate in corso da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU dal 2004. La proposta mira a porre fine alle sofferenze dei profughi saharaoui di Tindouf in Algeria, e anche per raggiungere una soluzione politica definitiva del conflitto del Sahara occidentale, che è durato più di tre decenni, a scapito del benessere dei rifugiati del Sahara e la stabilità politica ed economica nella regione del Nord Africa nel suo complesso.

La proposta d’autonomia, secondo il Marocco di "raggiungere una soluzione definitiva a questo conflitto, in linea con la legittimità internazionale, e sulla base di considerarla una reale opportunità di lanciare una visione per la soluzione in linea con gli obiettivi ed i principi sanciti nella Carta delle Nazioni Unite". E da ricordare che lo spirito di questa proposta è coerente con la Carta delle Nazioni Unite che promuove in primo luogo, e chiede che la necessità di mantenere pace e sicurezza internazionale, ed il divieto dell'uso della forza (articolo 2, paragrafo 4) e la pacifica risoluzione delle controversie internazionali (articolo 33).

E d il 1 paragrafo dell'articolo 33 della Carta delle Nazioni Unite tratta i metodi diplomatici che devono essere adottate dagli Stati per la soluzione pacifica delle controversie tra di loro, in modo che dovrebbe essere risolto mediante negoziati, inchiesta, mediazione, così come attraverso altri mezzi pacifici scelti dalle parti interessate per raggiungere una soluzione pacifica e politica .

Con questo in mente, in particolare, l'iniziativa d'autonomia del Marocco è venuta come risultato di un lungo processo di consultazione in patria ed all'estero. Ed i saharaoui hanno avuto un ruolo importante nel processo di preparare la proposta d’autonomia, in particolare attraverso eletti locali e nazionali, nonché attraverso la partecipazione diretta del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani, che ha inviato alle delegazioni di tutte le parti del mondo per spiegare la natura di iniziativa autogoverno. A questo proposito, il Marocco ha cercato di esplorare le visioni di governi stranieri e studiosi di diritto internazionale, prima della finalizzazione della proposta e la la consegnazione al Segretario generale delle Nazioni Unite.

Una sintesi della proposta marocchina per l'autonomia:

- Il corpo legislativo eletto locale procede all’elezione del potere esecutivo . Creando anche un organo giudiziario indipendente della regione del Sahara occidentale.

- Il governo della gestione autonoma procede al controllo delle amministrazioni locali e la polizia locale,l’istruzione, la cultura, lo sviluppo economico, l’assetto territoriale, il turismo, gli investimenti ed il commercio,i lavori pubblici ed il trasporto, l’alloggio, la salute, la pianificazione ed il benessere sociale. Ed avrà autorità fiscali a sostegno di tali attività, e continua a ricevere finanziamenti dal bilancio centrale pure. E sarà in grado di stabilire relazioni commerciali stranieri, e avrà una consulenza sui diritti degli altri accordi sovrano che interessano la regione.

- Il presidente viene eletto dalla Giunta della Regione autonoma da parte del legislatore, ed esercita i suoi poteri in nome del re, come avviene nei paesi occidentali.

- Il governo centrale mantiene la competenza esclusiva sui fondamenti della sovranità pertinenti, in particolare la difesa nazionale, valuta, degli affari esteri e l'autorità religiosa del re

In realtà, sostiene l'opinione della comunità internazionale, ed anche la risoluzioni delle Nazioni Unite, l'ultima proposta marocchina d'autonomia come base per i negoziati è tale da condurre ad una soluzione politica. Questa soluzione garantisce il godimento dei Sahraoui dell’autogoverno democratico, e di evitare il dominio del partito unico del Fronte Polisario. Pertanto, può essere una scorciatoia degli aspetti chiavi della proposta marocchina per l'autonomia come segue:

- L’Auto-governo permette la creazione di un processo di negoziazione di qualche soluzione reale reciprocamente accettabile; fornisce anche un’opzione di una stabile e sempre auto-determinazione, tenendo conto del fatto che un'ampia autonomia, come proposta dal Marocco è applicata in un certo numero di paesi, in particolare in Europa, come la Spagna ed il Regno Unito, la Germania e l’ Italia.

- L'autogoverno concessi ampi poteri decisionali nella regione del Sahara occidentale, compreso il potere legislativo indipendente, e il controllo sugli affari locali e poteri giudiziari.

- Dopo la sua applicazione a seguito di una serie di dialogo serio e credibile tra il Marocco e il Fronte Polisario, contribuirà aall’auto-governo nel decentramento delle autorità. L'applicazione di questa proposta di rendere il leader saharaoui in relazione alla crescente popolazione della regione del Sahara occidentale, e più responsabilità e un impegno per gli standard internazionali di democrazia e di rispetto dei diritti umani.

Va notato in conclusione, che il popolo saharaoui che vive nella regione del Sahara Occidentale è stato ed sta ancora in esecuzione degli propri affari attraverso eletti a livello locale Sahraoui dalla fine degli anni settanta del secolo scorso.






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